Chiamata Inaspettata al presidente
Lunedì, 8 giungo 2015. Una giornata qualsiasi, senza particolari impegni e per giunta minacciata da tuoni e nuvoloni incombenti. Mi accingevo pigramente a cominciare questa settimana che – per quanto mi riguarda – ha il sapore snervante e dolciastro dell’attesa, quando ricevo una chiamata.
“Pronto!?”.
All’altro capo mi risponde una voce calda, gentile e ben educata. Chi mi conosce sa quanto io apprezzi queste qualità, che vorrei diventassero il cardine di questa Fondazione e di chi potrà trarre – da essa – un qualche beneficio.
Vittorio Brandi
“Sono Vittorio Brandi“.
Per coloro i quali non lo conoscono, Vittorio Brandi è famoso in Puglia e tra gli sportivi per aver avuto l’onore di portare la fiaccola olimpica – c.d. teda – alle Olimpiadi di Londra nel 2012. Lui è stato l’unico tedoforo italiano per quell’evento. Mi spiega un po’ la sua esperienza, mi parla della sua missione e si dice entusiasta di aver conosciuto – tramite il web – la nostra Fondazione che, come lui, persegue un obiettivo ambizioso. Diffondere la cultura. Lui ha scritto pure un libro – edito da WIP – per tentare l’impresa di raccontare l’emozione, l’etica, senza melodramma, senza il trash che caratterizza il mondo dello spettacolo oggi.
Una sola cultura
Che sia cultura giuridica, cultura civica, cultura sportiva il risultato non cambia: da essa dipende lo sviluppo etico e spirituale della società. Siamo, forse, anacronistici visto che c’è una decadenza logorante che pare inarrestabile – e non solo tra i giovani (che spesso sono sospinti da nefandi genitori).
Gli italiani non sanno nemmeno più parlare o scrivere l’italiano (la cui grammatica è quotidianamente violentata sui social network), ma parlano a vanvera contro ogni “diverso” che capito loro a tiro. I libri, lo studio, la scuola si trovano soppiantati da programmi televisivi demenziali, dove l’unica ambizione è cantare, ballare e cucinare. Per carità: tutte belle cose che, se fossero lasciate ai professionisti sarebbero espressione di vera e propria arte e passione. Ma il condimento fetido che le accompagna, sulle tv di massa, è davvero un prezzo troppo alto da pagare – a discapito del canto, del ballo e della cucina (quelli veri).
E poi ti chiama un uomo sconosciuto fino a cinque minuti prima e comincia a parlare di etica, valori, spirito olimpico, sensibilizzazione dei giovani, sport. E ti accorgi che tu per primo te li sei un po’ dimenticati tutti questi valori. Si dovrebbe fare di più (per dirla con Morandi and friend).
La nostra conversazione è continuata fantasticando su tutto quello che si sarebbe potuto fare.
Chissà se mai lo faremo?
Note e link
* Sito ufficiale di Vittorio Brandi.
* Scheda del libro sul sito di WIP Edizioni.
* Olimpiadi sull’Enciclopedia Treccani.
* Olimpiadi su Wikipedia.
Firmato
Basilio Antoci | Presidente della Fondazione Francesco Antoci